Mi sono rovinato per aver detto il vero all’assemblea condominiale: scatta la querela facile persino se si riportano dati reali

Attenzione massima all’assemblea condominiale: la querela è particolarmente facile e risarcimento danni può arrivare a cifre stellari.

La vita in condominio, si sa, non è mai facile e l’assemblea condominiale è uno dei momenti di massima tensione. Lastrici solari che perdono perennemente acqua, odori molesti, rumori dei bambini e abbaiare dei cani, esplodono con fragore proprio quando ci si ritrova tutti insieme. Ognuno ritiene di essere un condomino modello e che gli altri siano molesti quando non insopportabili.

persone attorno ad un. tavolo e martello giudice
Mi sono rovinato per aver detto il vero all’assemblea condominiale: scatta la querela-Innovazioneconimia.it

In un contesto del genere purtroppo essere chiamati a risarcimenti molto pesanti sta diventando davvero facile. Infatti gli avvocati hanno ormai reso edotti i proprietari su quanto sia facile che una parola di troppo detta in un momento d’ira, possa configurare un vero e proprio reato. Quando si bisticcia sulle quote condominiali e sugli altri condomini che non pagano mai, perdere la calma può diventare pericolosamente facile ma la diffamazione è qualcosa di molto pericoloso.

Parlare in assemblea può essere rischioso

Infatti la diffamazione si configura allorquando durante l’assemblea vengono pronunciate delle vere e proprie offese. Se chi è assente viene offeso nella sua reputazione e non può difendersi incorriamo nell’articolo 595 del Codice Penale.

vista palazzo Corte Cssazione
Parlare in assemblea può essere rischioso-Innovazioneconomia.it

Non ha nessuna importanza che queste affermazioni siano vere, cioè corrispondano a reali dati di fatto: se sono fatte con l’intento di screditare e umiliare, la vittima può comunque procedere con la querela. L’ingiuria è qualcosa di diverso rispetto alla diffamazione. Infatti l’ingiuria l’abbiamo se la persona offesa è presente ma questa volta è un illecito civile e non si configura come reato penale.

Il reato di diffamazione può avvenire anche nelle chat condominiali che ormai hanno assunto un ruolo importante quasi quanto l’assemblea. Infatti se la persona offesa legge in un secondo tempo i messaggi a carattere ingiurioso viene considerato, dalle ultime sentenze di Cassazione, come assente e dunque nuovamente siamo nella diffamazione.

Come difendersi

Gli avvocati sottolineano che non c’è alcuna distinzione tra proprietario di uno o più appartamenti ed amministratore: chiunque può essere chiamato a rispondere per diffamazione sia in assemblea che in chat. Ma come fare a difendersi dalla diffamazione? Chi ritenga di essere vittima di questo reato può sporgere querela entro tre mesi da quando viene a conoscenza delle offese.

Può venirne a conoscenza perché qualche testimone gliel’ha raccontato o perché lo legge in chat o in altro modo, ma se ci sono testimoni questi vanno comunque indicati. Anche il verbale dell’assemblea può essere un’utile prova. Inoltre è importante ricordare che il verbale dell’assemblea può essere impugnato entro 30 giorni se nullo o annullabile.

Dunque sia che siamo vittime di diffamazione oppure che in un momento di rabbia ci siamo macchiati di questo reato è fondamentale comprendere che ci si deve rivolgere ad un legale per far valere i nostri diritti oppure per difenderci nel migliore dei modi.

Audio e video, il problema dell’AI

Non tutti lo sanno ma da qualche tempo è possibile legalmente fare registrazioni audio video dell’assemblea da usare anche come prova. Questo da un lato inchioda chi commette diffamazione alle sue responsabilità, ma oggi con la tecnologia AI che permette di fare video quasi perfetti apre anche la porta ad abusi potenzialmente pericolosi.

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