Ultimamente si è molto parlato del bonus psicologo ma le associazioni di categoria mettono in guardia: l’errore è dietro l’angolo e tanti, convintissimi di poterlo ricevere, in realtà resteranno a mani vuote.
Le polemiche attorno al bonus psicologo non mancano perché i soldi stanziati sono veramente pochi e perché un percorso psicologico è per sua natura medio o lungo e poche sedute possono fare ben poco.
Il rischio del bonus psicologo è quello di illudere il cittadino che sta imboccando un percorso che lo porterà verso il benessere psicologico ma poi lasciarlo a metà del guado, se non all’inizio del percorso stesso e, dunque, con un pugno di mosche in mano.
Ma vediamo quali sono gli errori, sottolineati dagli esperti, da evitare assolutamente. Innanzitutto, la domanda va presentata esclusivamente online sul portale INPS, accedendo con SPID, Carta d’Identità Elettronica oppure CNS, e il periodo è già aperto perché va dal 15 settembre al 14 novembre 2025.
Attenzione, dunque, a chi millanta modalità diverse. In secondo luogo, è fondamentale che i dati inseriti siano corretti. In particolare, l’ISEE allegato deve essere in corso di validità e non può superare i 50mila euro. Infatti, errori od omissioni nell’ISEE porteranno al rifiuto della domanda o a problemi ancora più gravi successivi. Anche l’IBAN, ovviamente, deve essere corretto, perché altrimenti non si avrà il contributo.
Il problema forse più spinoso riguarda quello dei fondi. Anche se si è parlato tanto di questo bonus, in realtà sono stati stanziati appena 9,5 milioni per quest’anno e, relativamente a un Paese come l’Italia, una cifra del genere appare più simbolica che concreta.
Dunque, è importante sbrigarsi a presentare la domanda ma la fretta, come al solito, potrebbe essere cattiva consigliera. Infatti, se cerchiamo di presentare la domanda il prima possibile ma non la controlliamo adeguatamente, il rischio di errori sarà alto e i problemi non mancheranno.
Inoltre, un’altra questione spinosa è quella legata al fatto che il contributo è modulato fino a 1.500 euro, ovviamente in base all’ISEE e fino a 50€ per seduta, e non bisogna superare questo tetto. Dunque, nella compilazione della domanda è molto importante dotarsi di tutta la documentazione necessaria e di farsi assistere da un CAF di fiducia, meglio se un CAF che ha già presentato negli anni passati domande per il medesimo bonus.
Ma il problema è profondo e non si risolve con un bonus. Tra i vari saggi sull’argomento consigliamo Mental Illness as a Crisis of Meaning in Modern Society: partendo da Nietzsche, Sartre, Frankl e Jung ci spiega lucidamente come edonismo, individualismo, mercantilismo e secolarizzazione creino un vuoto di senso pervasivo che è terreno fertile per i disturbi mentali.
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