Stangata sugli anziani: taglio dei soldi che possono ricevere, vediamo chi viene colpito e di quanto

Il potere d’acquisto delle famiglie è assai basso e a farne le spese sono soprattutto gli anziani.

Infatti, chi è anziano spesso deve scontrarsi con pensioni bassissime ma, contemporaneamente, anche con notevoli esigenze. Anche se è facile dipingere la terza età come un’età di relax e di hobby ritrovati dopo tempo, la verità è che spesso sono gli acciacchi, quando non le vere patologie, a farla da padrone.

anziano arrabbiato
Stangata sugli anziani: taglio dei soldi che possono ricevere, vediamo chi viene colpito e di quanto-Innovazioneconomia.it

Dunque, è fondamentale che lo Stato assista l’anziano con i bonus salute. Guai a considerare questo tipo di aiuti assistenzialismo, perché i bonus salute sono invece il riflesso assolutamente dovuto di uno Stato sociale degno di questo nome.

La novità non positiva per gli anziani

Una questione sorta ultimamente è quella relativa alle riparazioni di protesi acustiche destinate a persone che abbiano qualche forma di disabilità uditiva. Si è trattato di un interpello mosso da un’associazione di categoria che chiedeva l’applicabilità dell’aliquota agevolata del 4%, anche sulle riparazioni.

Logo inps
La novità non positiva per gli anziani-Credit ANSA-Innovazioneconomia.it

Tutto ruotava attorno all’interpretazione della norma di cui al punto 30 della tabella A, parte 2, allegata al DPR numero 633 del 1972. Come spesso accade, lo Stato si è dimostrato lontano dal cittadino: infatti, l’Agenzia ha risposto all’istanza e ha ribadito che l’agevolazione si riferisce solo alla cessione di protesi e ausili vari e non include esplicitamente le operazioni di riparazione.

Purtroppo, a sostegno di ciò c’è anche la circolare numero 87 del 1987 che ribadiva che le riparazioni erano soggette sempre alla pesante aliquota ordinaria al 22%.

Dunque, l’Agenzia ha escluso la possibilità di ricondurre le riparazioni all’articolo che prevede l’aliquota ridotta. Infatti, secondo un’interpretazione consolidata, ma assolutamente lesiva degli interessi dell’anziano o, in generale, della persona con problemi uditivi, le riparazioni non rientrano nel cosiddetto concetto di produzione, poiché vanno ad intervenire su operazioni successive.

Purtroppo, bisogna sottolineare che la posizione assai criticata della circolare numero 87 del 1987 rimane valida.

La situazione attuale e le sfide difficili

Ma la questione è tutt’altro che marginale. L’Italia è uno dei paesi con più anziani nel mondo e sta affrontando una sfida demografica profonda. Gli italiani sembrano non voler fare più figli ma contemporaneamente la vita media si allunga e la spesa per riuscire a far fronte alle esigenze sacrosante di salute degli anziani diviene sproporzionata.

Secondo le ultime statistiche gli over 65 sono addirittura il 24,7% della popolazione e le persone con disabilità totali sono addirittura 2,9 milioni. Garantire condizioni di salute decorose e un’assistenza degna di uno stato occidentale a tutta questa gente è doveroso ma impone scelte drastiche dal punto di vista del bilancio.

Ultimamente il nostro paese è stato irretito dalle sirene della guerra che l’hanno spinto ad un investimento notevole dal punto di vista militare e questo ha colpito duramente vari comparti ma soprattutto quello dei soldi disponibili per anziani e disabili..

Gestione cookie