Questo autunno c’è una vera e propria pioggia di bonus sulle famiglie, ma l’esperto mette in guardia su cinque problemi importanti.
Il primo bonus di cui si è parlato molto, il Bonus Psicologo, si può già chiedere fino al 14 novembre e la cifra massima è di 1500 euro. Il problema, come vi abbiamo già anticipato, è la dotazione di risorse scarsa: 9,5 milioni di euro per aiutare dal punto di vista psicologico tutti quelli che hanno bisogno in Italia rendono questo bonus qualcosa di molto vicino a una “misura annuncio” assai vuota dal punto di vista pratico.
In questi anni ne abbiamo visti tanti di aiuti sociali che poi sono quasi impossibili da chiedere o hanno dotazioni simboliche bruciate al grottesco click day in poche ore. Per fortuna non sono tutti così.
Decisamente più interessante il Bonus Asili Nido che eroga fino a un massimo di 3000 euro o addirittura 3600 euro se la famiglia ha un ISEE fino a 25.000 euro. In questo caso la copertura è decisamente più importante perché si sfiora il miliardo di euro. Poi abbiamo i 500 euro della Carta Dedicata a Te, debolissimo rimpiazzo del Reddito di Cittadinanza, e il Bonus Scuola a cui si aggiunge il Bonus Sport.
Per gli studenti fuori sede c’è anche un Bonus Affitto per il quale sono stati stanziati 16,2 milioni di euro e garantisce un sussidio massimo di 279,21 euro. A questi ovviamente sono da aggiungere eventuali aiuti locali che vanno cercati sui siti istituzionali di comuni province e regioni.
Ma abbiamo chiesto a un consulente a cosa stare in guardia perché molto spesso le famiglie sul fronte dei bonus possono ricevere cattive sorprese. Innanzitutto ci ha detto di controllare attentamente i requisiti ISEE, perché ne occorre uno aggiornato e inferiore a soglie specifiche e differenziate. In secondo luogo, stare attenti alle finestre temporali: il fatto che siano diverse per ogni bonus è mal giudicato e favorisce la confusione.
In terzo luogo, bisogna usare gli appositi canali online e diffidare di chi propone metodi alternativi ed è necessario avere SPID, o anche CIE o CNS. Ma la questione più spinosa e che spesso esclude le famiglie è che bisogna verificare preliminarmente esclusioni e compatibilità con altri aiuti. L’esempio concreto che c’è stato fatto è che la Carta Dedicata a Te non è cumulabile ad esempio con la NASPI.
Dunque questi aiuti sono importanti da avere, vista l’esiguità di intervento dello Stato sociale italiano, ma bisogna evitare quelle piccole e grandi trappole che di fatto li sterilizzano.
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