Nuovi salotti culturali ibridi e neomecenatismo: una guida breve

Come funzionano i salotti culturali digitali e come si articola il nuovo mecenatismo nell’era social?

Il concetto di salotto culturale risale addirittura al diciottesimo secolo. Furono gli illuministi a lanciare l’idea di riunirsi per discutere temi culturali e prendere anche delle decisioni. In Italia ad esempio è nato così Il Caffè di Pietro Verri e Cesare Beccaria. Si trattava di spazi fisici di confronto intellettuale e, in forme diverse, hanno valicato i secoli diventando particolarmente popolari nell’Ottocento. Anche oggi però esiste qualcosa del genere.

table e quaderni
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Podcast e Club del libro sono una nuova forma di questi luoghi di aggregazione culturale d’élite in forma digitale: si tratta di salotti culturali del XXI secolo e si articolano in circuiti culturali alternativi e selettivi. Il modello riprende ma anche innova il salotto intellettuale.

Nuove forme con elementi antichi

Il Dunbar Hotel di Los Angeles è stato determinante per creare la cultura afroamericana negli anni 70 e i nuovi salotti digitali sembrano prendere spunto da molteplici esperienze del passato nel corso degli ultimi dieci anni si sono moltiplicate le residenze artistiche i Campus il coworking e nuove formule legate al salotto letterario. In Europa si sono molto diffusi talent garden fino quasi ad annacquare nel senso.

Evento
Nuove forme con elementi antichi-innovazioneconomia.it

Anche la rinascita dei Book Club come quello del quartiere Ticinese a Milano delineano un modello complesso di interazione culturale che mescola virtuale e reale. In realtà dell’aggregazione reale con i suoi luoghi e i suoi riti non ci sarebbe più bisogno perché le piattaforme virtuali come ad esempio Discord offrono tanti modi per interagire e discutere ma un elemento in comune col passato è una gerarchia culturale ed una selezione dei partecipanti mediata da inviti. Dunque abbiamo sempre la logica dell’editto culturale ma più diffusa e più fluida.

Luoghi fisici e virtuali e nuovo mecenatismo

L’ibridazione fisico-digitale nasce nel momento in cui queste comunità mantengono appuntamenti fisici periodici. Almeno da questo punto di vista in questo ambito possiamo dire che il digitale non ha sostituito il reale ma lo ha integrato, ma forse semplicemente il metaverso non è ancora abbastanza attraente da sostituire il mondo fisico completamente.

Qualche esempio: Creative Mornings (Nate a New York nel 2008 da un’idea di Tina Roth Eisenberg ed ormai in oltre 200 città nel mondo), Talent Garden, Dinner Conversations di Natasha Slater Un altro fenomeno in parte connesso ai nuovi salotti è quello del nuovo mecenatismo digitale.

Se nel passato il mecenatismo era un sostegno economico: le nuove logiche digitali si muovono su traiettorie un po’ diverse. Wired ad esempio ha analizzato questo fenomeno sostenendo che oggi il mecenatismo più che servire a compiacere se stessi serve ad avere visibilità istituzionale rafforzare il brand e comunicare in maniera meno invadente con il proprio target.

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