Il rapporto tra assegno di mantenimento e pensione è più contorto di quanto si possa immaginare.
Queste due prestazioni sono una a carico dell’INPS, mentre l’altra a carico dell’ex coniuge, ma i conflitti tra esse possono creare problemi da non sottovalutare. Innanzitutto, gli esperti ricordano come la pensione non annulli automaticamente il diritto all’assegno di mantenimento.

Le cose sono un po’ diverse, infatti il diritto al mantenimento cessa unicamente nel caso in cui gli importi della pensione siano sufficienti a garantire l’autosufficienza. Dunque, chiedere di non versare più il mantenimento perché l’ex coniuge riceve la pensione non ha senso e va valutato dal punto di vista economico.
Inoltre, è rilevante sottolineare come nel calcolo dell’assegno di mantenimento si tenga conto non solo della pensione di vecchiaia, ma anche di eventuali altre prestazioni, ma non di tutte: la pensione di invalidità, ad esempio, non riduce il mantenimento, poiché le cifre sono destinate alla salute.
Problemi da conoscere per evitarne altri
Una futura ipotetica riduzione della pensione del beneficiario va considerata dal giudice quando si stabilisce l’importo del mantenimento e su questo si è pronunciata recentemente anche la Cassazione.

Può capitare che l’assegno divorzile sia molto limitato, tanto da essere considerato addirittura simbolico. L’ex coniuge potrebbe anche non avere diritto alla reversibilità in caso di decesso del partner e anche questo va considerato nel calcolo complessivo. Ma bisogna ricordare come esistano meccanismi di tutela come la prensione diretta.
Questo strumento permette il pagamento dell’assegno di mantenimento direttamente in capo al beneficiario e questo prescinde dalla pensione percepita al fine di garantire continuità al sostegno economico.
I commercialisti e gli avvocati sottolineano come quando ci siano di mezzo contemporaneamente assegno di mantenimento e pensione, davvero ogni caso sia un caso a sé e dunque è importante rivolgersi a un esperto. Infatti, bisogna analizzare la giurisprudenza della Cassazione più vicina alla propria situazione per capire concretamente cosa spetti e cosa no. Fare questo eviterà contenziosi giudiziari lunghi e inutilmente costosi.
I calcoli non semplici
Fatta salva la regola che la pensione di invalidità non incide sul calcolo del mantenimento mentre invece la pensione di vecchiaia si, non va dimenticato che il giudice tiene grande conto del tenore di vita goduto durante il matrimonio.
Questo rimane un riferimento cruciale per stabilire l’assegno e per garantire un livello di vita che sia in continuità con quello goduto precedentemente. Il punto è che non esiste una formula fissa per il calcolo.
Il giudice valuta tutta una serie di parametri stabiliti dalla legge ma in base al suo personale apprezzamento e alla sua esperienza. I fattori economici e personali sono tanti e anche altri eventuali sussidi come era un tempo il Reddito di cittadinanza o altri aiuti di questo genere possono influire sul calcolo finale