Il bonus bollette: tanti problemi, ma vediamo anche le opportunità

Il bonus sociale luce e gas è stato salutato inizialmente come una delle grandi medicine contro la diffusa povertà delle famiglie italiane.

Ultimamente, però, sembra l’ombra di sé stesso e appare anche inutile. Vediamo perché. Purtroppo, questo aiuto sociale si inserisce nel solco dei tanti bonus che sono più teorici che pratici e che collocano l’Italia nel ruolo scomodo di fanalino di coda del welfare europeo. Ma vediamo anche le opportunità. I nuclei familiari hanno concrete difficoltà a pagare le bollette luce e gas, specialmente dopo la guerra in Ucraina.

bolletta
Il bonus bollette: tanti problemi, ma vediamo anche le opportunità-Innovazioneconomia.it

Nel 2024, il 52,6% delle famiglie in difficoltà economica non ha avuto nessun tipo di sostegno. Particolarmente emblematico è il dato del 30% delle famiglie che, anche se hanno avuto accesso ai benefici, sono rimaste in condizioni di disagio. Le scelte del governo sono state piuttosto chiare e sono andate nel senso di sterilizzare sostanzialmente l’efficacia di questo bonus.

Stato sociale sempre più assente

Subito dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, il Governo Draghi aveva innalzato le soglie ISEE necessarie per accedere a questo bonus, portandole a 15 mila euro. Dunque sembrava una sterzata in senso sociale, ma ben presto, con il Governo Meloni, si è ritornati alla soglia massima di 9.530 euro e 20.000 euro, ma soltanto per le pochissime famiglie con almeno quattro figli a carico. Questo è stato l’inizio della fine, perché il bonus così ha perso la sua efficacia.

Giorgia Meloni
Stato sociale sempre più assente-Credit ANSA-innovazioneconomia.it

Il fatto è che i prezzi delle materie prime energetiche continuano a essere alti, mentre invece il bonus è stato abbassato. Il gas, per fare un esempio concreto, costa ben il 25% in più rispetto al 2021, ma il bonus è stato ugualmente tagliato. Adesso, sotto accusa è l’ISEE.

Il problema non è l’ISEE

Infatti, ultimamente si pretenderebbe che la colpa ricada tutta su questo indicatore, poco adatto a rappresentare la reale situazione di una famiglia. Tuttavia, le cose probabilmente stanno in modo assai diverso.

Si può anche sostituire questo indicatore con un altro, ma se le spese per la difesa sono sproporzionatamente alte, mentre quelle per lo stato sociale sono ridottissime, è evidente che alle famiglie arriverà poco o nulla. Sono i sindacati a puntare il dito contro questa situazione ed anche le associazioni dei consumatori.

C’è la possibilità che il Governo torni sui suoi passi e decida di destinare maggiori risorse allo stato sociale? Questo oggi appare molto difficile. Infatti, l’esecutivo non sembra intenzionato ad andare in questa direzione e anche le parti sociali e l’opposizione non sembrano fare sufficientemente fronte comune perché il Paese torni ad avere uno stato sociale degno di questo nome.

Gestione cookie