Pensionati che usano il bancomat: il doppio problema di cui ti accorgi troppo tardi

L’utilizzo del bancomat è ormai diffusissimo in tutta Italia e per i pensionati è un modo pratico per non avere troppi soldi in casa ed evitare furti o scippi.

Tuttavia, emerge un doppio problema che mette in difficoltà proprio gli anziani. Oltre al ben noto problema, in virtù del quale le sedi bancarie sono sempre di meno e in alcuni paesi sono del tutto assenti, c’è anche la questione del rischio di pignoramento del conto corrente. Infatti, se un pensionato ha dei debiti, la banca può ricevere l’ordine di pignoramento e questo coinvolge anche la pensione accreditata. In realtà, parte della pensione è in ogni caso protetta dalla legge: la parte che riguarda il cosiddetto “minimo vitale”.

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Pensionati che usano il bancomat: il doppio problema di cui ti accorgi troppo tardi

Tuttavia, può capitare che la banca non faccia opportunamente le sue distinzioni tra risparmi e flussi pensionistici. La conseguenza è che per vari mesi (cioè finché non si risolve la situazione) il pensionato vede bloccate anche le somme che non dovrebbe e spesso non sa come andare avanti.

Soldi bloccati fino a fine procedura

Dunque, se il pensionato non ha un accesso immediato al denaro essenziale per vivere, dovrà aspettare che le lunghe e costose procedure legali facciano il loro corso.

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Soldi bloccati fino a fine procedura-innovazioneconomia.it

Ma l’altro problema che tanti anziani stanno evidenziando è anche quello sorto dall’estate di quest’anno, e precisamente da luglio. Infatti, da luglio 2025 sono entrate in vigore le modifiche sulle commissioni. Queste modifiche hanno coinvolto sia le transazioni con bancomat che quelle con carte di pagamento.

A complicare ulteriormente il quadro, non si tratta di una tariffa fissa ma di commissioni variabili. Questo rende più difficile per gli anziani rapportarsi con i pagamenti elettronici e molti si sono lamentati di aver pagato di più senza accorgersene. Questo riguarda soprattutto le spese ricorrenti di piccola entità.

In questo tipo di spesa non siamo abituati a controllare e chi non ha dimestichezza con i pagamenti elettronici può ritrovarsi con una pessima sorpresa.

Le banche in teoria sarebbero obbligate dalla legge a mostrare in anticipo le eventuali commissioni sui prelievi, in ossequio alla trasparenza, ma il tutto è sempre più complesso e quindi la maggior parte degli anziani in realtà non conosce assolutamente a quali tariffe va incontro.

Dunque, sicuramente utilizzare bancomat e pagamenti elettronici è vantaggioso per gli anziani perché la prima cosa da scongiurare è proprio il rischio degli scippi, ma tutte queste complessità purtroppo si scoprono solo in un secondo tempo, rendendo la vita difficile soprattutto a chi non ha figli o nipoti ad assisterlo.

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