NASCONO I GIOIELLI ECO- SOSTENIBILI ISPIRATI AI GIARDINI NASCOSTI DI VENEZIA

Gioielli eco-sostenibili in vetro di Murano, dedicati a dieci giardini preziosi e nascosti di Venezia. Tesori d’arte e natura celati tra le calli, dietro antichi portoni, che hanno guidato la mano dei maestri vetrai per un omaggio alla bellezza, la tradizione e l’eccellenza di Venezia. È la nuova collezione di gioielli “Venetian Gardens” creati con il brand MurrinaMurano Venezia dall’azienda SM 3000, fondata nel 2008 (sede a Marcon-Venezia), leader internazionale nella produzione e vendita di oggetti in vetro di Murano. Lavorare secondo la tradizione dei mastri vetrai, modellando i materiali nel rispetto dell’ambiente, è il fiore all’occhiello di MurrinaMurano. La mission? Una lavorazione artigianale e una produzione che raggiunge tutto il mondo, per fare conoscere la tradizione millenaria della lavorazione del vetro di Murano.

Oltre a passione, innovazione, design. E la valorizzazione del vetro, elemento naturale e di grande magia, sostenibile e riciclabile al 100%. Con 20 negozi in Italia e una rete distributiva di 1300 punti vendita nel mondo, l’azienda veneziana SM 3000 ha chiuso il 2019 con un fatturato di 4 milioni di euro. Paesi strategici nella diffusione dei prodotti sono Francia, Inghilterra, Spagna e America del Nord e l’Est Europa.


Presentazione della nuova collezione di gioielli “Venetian Gardens”
Hotel Principe di Venezia
lunedì 21 settembre dalle 10 alle 18,30

Giorgio Scarpa Schoos, CEO di SM 3000, sottolinea: “La nostra filosofia è promuovere la tradizione del vetro, rimanendo sempre fedeli al principio di non sacrificare mai la qualità per l’effimero. La passione per la tradizione muranese del vetro e per Venezia ha influenzato la nostra visione nella creazione della nuova linea di gioielli in vetro di Murano. C’è un connubio sottile fra anima e corpo, pensiero e raziocinio, creatività e realizzazione. Prioritario è lavorare secondo la tradizione dei mastri vetrai, modellando i materiali nel rispetto dell’ambiente che ci circonda e della sostenibilità. Il vetro incarna la magia di un elemento naturale, sostenibile e riciclabile al 100%. L’eco-sostenibilità è obiettivo fondamentale del nostro gruppo, che si impegna a realizzare i prodotti con devozione e amore per la natura”.

Fabiana De Angelis, direttrice commerciale, mette in evidenza: “MurrinaMurano ha un progetto di brand le cui collezioni nascono per soddisfare richieste e tendenze del mondo della moda, mantenendo il patrimonio culturale e la tradizione artistica che rendono Venezia unica. Stile minimale e raffinata semplicità̀ nei nuovi gioielli della collezione.  La nostra forza nasce dai punti deboli del mercato del gioiello di Murano: non ci sono ancora nuove generazioni del vetro di Murano con uno spazio importante nel mondo del fashion jewellery. Il nostro obiettivo è colmare questa mancanza”.

I dieci giardini da cui i maestri vetrai hanno tratto ispirazione e da cui prendono il nome le collezioni di gioielli, sono:
Borges, dal labirinto di Borges, in onore dell'omonimo scrittore argentino (e del racconto dal titolo “Il giardino dei sentieri che si biforcano”). Uno spazio verde con 300 piante di Bosso e un labirinto ricco di oggetti e sculture simboliche, come specchi, clessidre e punti interrogativi. Le spirali e le armoniose forme tondeggianti del labirinto ispirano le perle e i giochi di colori di questa collezione.
Peggy con il giardino di palazzo Venier Leoni che rispecchia la creatività e l’amore per l’estetica di Peggy Guggenheim. La collezione richiama architettura e design in stile futuristico. Anche i colori vivaci della collezione fanno riferimento a uno degli artisti più amati da Peggy Guggenheim: Jackson Pollock.
Thetis, dal nome del giardino dove i più importanti artisti contemporanei presentano, tra il verde, le loro opere e sculture all’arsenale di Venezia. I vetrai si sono ispirati alla creazione di Michelangelo Pistoletto “Third Paradise”, forme tra classico e moderno.
Soranzo, il giardino che è il cortile d’ingresso del palazzo Soranzo Cappello. Scandito da nicchie con sculture dei primi undici imperatori romani e Giulio Cesare.
Malipiero, il fascino del giardino del palazzo Malipiero Barnabò con la fontana e il ninfeo d’Ercole. In queata collezione prevale l’elemento acqua, le gocce di vetro richiamano le trasparenze e i colori del Canal Grande.
“Con bella riva... con lusso di vegetazione...”, così il conte di Chambord descriveva il giardino ottocentesco Franchetti. E le perle di vetro della collezione sono trasparenti come l’acqua e intense come la terra.
Vendramin, il giardino dell’ala bianca del palazzo Vendramin-Calergi sede del famoso casinò di Venezia, si affaccia maestoso sul Canal Grande: la collezione richiama le rotondità, i colori e le luci di un palazzo e di un giardino che ogni sera si trasformano.
Margherita: a Castello Serra Margherita è stata costruita ne 1984 per realizzare un “Tiepidarium in vetro e ferri”. La serra, ristrutturata e tornata da poco all’antico splendore, ospita specie botaniche da tutto il mondo. I colori delle piante decorative e l’armonia delle forme hanno ispirato l’omonima collezione, raffinata, elegante e regale.
Karmel, il giardino mistico dei Carmelitani Scalzi di Venezia. Passeggiando per i sette sentieri del giardino, i maestri vetrai hanno tratto spunto per i colori di questa collezione, come i fiori del giardino colorano e illuminano l’anima.
Grimani, il giardino di Palazzo Grimani ai Servi, riprende lo stile cinquecentesco dei giardini italiani, con labirinti e roseti, accanto a melograni e ulivi. L’intero complesso è impreziosito da pietre di varie forme e tonalità. Da questa particolarità nasce l’ispirazione per la collezione in cui ogni perla è unica nel colore e nella forma.      



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