I MEDICI INTERNISTI SI INTERROGANO SUL MINOR DANNO NEL TABAGISMO

Firenze - Diritti negati agli anziani, le ricadute della quarta rivoluzione industriale sulla medicina e, di grande attualità, i dispositivi alternativi alle sigarette senza combustione come e-cig e prodotti a tabacco riscaldato. Andrea Fontanella, direttore del Dipartimento di Medicina dell’ospedale del Buon Consiglio Fatebenefratelli di Napoli, tocca i temi principali del XXIV Congresso Nazionale FADOI (Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti) a Firenze, Fortezza da Basso (11-14 maggio 2019).

Fontanella è il presidente FADOI.
Sempre più anziani, non sempre in buona salute, spesso portatori di una o più malattie croniche non trasmissibili, a volte disabili, altre volte isolati dalla nostra cultura e dalla nostra società. E molti loro diritti, anche sanitari scricchiolano. “Il medico internista che ha il compito di dare un inquadramento generale al paziente deve avere chiari anche i nuovi problemi della società attuale – dice Fontanella -. Come non deve essere impreparato alle nuove tecnologie, non farsi gestire da esse ma saperle gestire, in particolare nella comunicazione e nella diagnostica, non rinunciando mai al colloquio, all’ascolto, al rapporto umano. All’atto dell’esame fisico del paziente. È il momento di una nuova semeiotica (ossia la capacità di trarre informazioni dall’esame fisico del corpo umano e dai segnali che esso esprime) che tragga il meglio dall’intelligenza artificiale e da quella umana”.    

Le sfide 4.0: i prodotti alternativi alle sigarette
D’attualità è soprattutto la recente, il 30 aprile, autorizzazione da parte dell’agenzia regolatoria sui farmaci degli Stati Uniti (la FDA) alla commercializzazione di IQOS, il sistema a tabacco riscaldato elettronicamente di Philip Morris International in America, alla luce del riconoscimento dello strumento come “idoneo alla tutela della salute pubblica.” Si tratta del primo prodotto a tabacco riscaldato a qualificarsi per la vendita negli Stati Uniti. Le nuove tecnologie, come e-cig e prodotti a tabacco riscaldato quindi, scendono in campo nella logica della riduzione del danno per i fumatori adulti.  

Come una cura palliativa
E in Italia, in Europa, questo aspetto della alternative senza combustione come possibile strumento per la protezione della salute pubblica, come verrà colto? FADOI intanto apre il dibattito nell’ambito del XXIV Congresso con una tavola rotonda dal titolo “Tabagismo: vecchie abitudini e nuove sfide”. Fontanella esprime il suo parere: “Il medico non può mai smettere di lottare contro il fumo, ma non può nemmeno negare la realtà, ovvero che solo il 10% dei fumatori riesce a smettere. Ecco allora che se la scienza propone prodotti che riducono in modo significativo la formazione di sostanze dannose durante l’utilizzo, come ad esempio quello di cui è stata autorizzata la vendita negli USA da parte della FDA, noi non dobbiamo essere talebani o dogmatici, e anzi considerare i prodotti senza combustione, che ti danno la nicotina ma non l’ossido di carbonio e gli altri derivati nocivi della combustione, fornendo una sorta di cura palliativa alternativa per i fumatori che non smettono, o che smettono e poi ricominciano”.   

Per maggiori informazioni
Flavio Vitali 333 731 89 77

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