Il Coronavirus triplica le vendite di cannabis light di CBDexpress: da 43 a oltre 150 ordini al giorno tra Milano, Torino e Monza

La quarantena a cui gli italiani sono costretti da più di due settimane sta portando sempre più persone a rivolgersi al delivery di cannabis light, ovvero di cannabis legale a basso contenuto di THC. CBDexpress, una delle prime aziende che ha iniziato a svolgere questo servizio e che è attualmente attiva a Milano, Torino, Monza e nell'hinterland di queste città, ha visto moltiplicarsi per 3 volte e mezza il numero medio di ordini che - tramite la propria rete di driver - recapita a domicilio dei propri clienti, che serve ogni giorno, feste comprese; oltre a questo il gruppo sta anche lavorando per allargare gli approvvigionamenti di inflorescenze per rifornire la rete di distributori che ha installato presso alcuni tabaccai.  

"Da quando abbiamo aperto, il 16 febbraio del 2018, non ci siamo mai fermati: abbiamo fatto consegne a domicilio tutti i giorni, compresi Natale e Capodanno, e vorremmo continuare a non fermarci neanche per il Covid", spiega il fondatore dell'azienda, il 32enne Mattia Fiorentini, che guida una squadra che complessivamente conta 21 persone. "Prima di questa emergenza la media era di circa 43 ordini al giorno, mentre ora siamo saliti ai 150 ordini evasi ogni 24 ore. Anche per questo abbiamo ampliato, da un'ora a due ore, la fascia di consegna ai nostri clienti, piuttosto che non riuscire a consegnare nei tempi che abbiamo loro assicurato".

Proprio con l'ottica di garantire un servizio puntuale e certo, che sia di qualità non soltanto nel prodotto, con la scelta delle infiorescenze, ma anche nella consegna e nel servizio, CBDexpress ha sospeso per qualche giorno, nei giorni scorsi, la fornitura nel resto d'Italia, dove prima lavorava tramite corriere standard. "Per noi la soddisfazione dei nostri clienti e i loro feedback sono la cosa più importante. E anzi, una delle cose che maggiormente ci ripaga della quantità di lavoro che abbiamo in questo periodo è vedere come si avvicinino alla nostra realtà anche molte persone che non avevano mai provato i nostri prodotti che poi ci ricontattano per ringraziarci perché trovano che li aiutino ad affrontare con maggior tranquillità un momento di grande stress per tutti", sottolinea Paolo Eralti co-fondatore di CBDexpress.  
 
Il gruppo, che si sta sempre di più posizionando sulla fascia alta del mercato, con una specializzazione sulla selezione di infiorescienze di cannabis light di alta qualità, ha dovuto al tempo stesso anche posticipare alcuni investimenti, fra cui la partenza del delivery in altre città, a partire da Roma e Bologna.

"Al momento ci siamo fermati - racconta Fiorentini - Puntavamo a iniziare nella 'Città Eterna' prima dell'estate e a Bologna da settembre, ma sono slittati. In queste due città abbiamo già parecchi clienti che vorremmo servire più velocemente. Se si dovesse continuare con le restrizioni, però, siamo pronti a rimetterli in pista e partire: in ogni caso vorremmo sbarcare a Roma da settembre"

Un'altra leva con cui l'azienda conta di espandersi nei prossimi mesi, dopo una prima accelerazione lo scorso gennaio, è quella dell'istallazione di una rete di distributori automatici presso i tabaccai; per ora i punti vendita di questo tipo sono 24, di cui due direttamente di proprietà a Desio ed Arona, ma quando la situazione si sarà normalizzata questo network sarà allargato. Per il momento, infatti, fra i temi che il CBDexpress sta affrontando c'è anche quello degli approvigionamenti: pur selezionando la materia prima da fornitori italiani, spagnoli, olandesi e svizzeri, il quantitativo di ordini è tale da dover scegliere a che canale dare la priorità: "stiamo dando priorità al sito e ai nostri clienti fidelizzati", aggiunge Fiorentini, che però sottolinea anche come "solo negli ultimi dieci giorni dalla rete dei tabaccai ci siano arrivati ordini per 20mila euro".  
Nel frattempo, pur nella situazione attuale, non si stanno fermando gli investimenti - anche di formazione - per garantire un prodotto della più alta qualità possibile. "Sicuramente serve l'esperienza, ma servono anche competenze sempre maggiori per dare un servizio di alto livello. Al momento stiamo seguendo un corso al Trichome Institute, una società di formazione statunitense, per imparare ed analizzare sempre meglio le inflorescenze sotto tutti i punti di vista", conclude Eralti.

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